condividi questa pagina
Condividi su Linkedin
Condividi su Google plus
Condividi su Twitter
Condividi su Facebook

Al via il progetto "TIROCINI DI INCLUSIONE ATTRAVERSO IL LAVORO" Convenzione Camera di Commercio di Vicenza - Fondazione di Comunità QuVi Onlus

La Camera di Commercio di Vicenza e la Fondazione di Comunità QuVi ONLUS hanno firmato una convenzione per l’organizzazione di tirocini lavorativi volti a favorire l’inclusione di cittadini con disabilità.

AL VIA IL PROGETTO “TIROCINI DI INCLUSIONE ATTRAVE 1_5780_1.jpg (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

sottoscrizione della convenzione per “Tirocini di inclusione attraverso il lavoro”

Il lavoro rappresenta uno strumento fondamentale per l’inclusione sociale e la valorizzazione dell’autonomia e delle capacità individuali nei soggetti con disabilità, e allo stesso tempo agevolare l’ingresso nel mercato del lavoro per quelle fasce di popolazione che spesso ne sono escluse rappresenta anche un’opportunità di sviluppo per l’intera collettività.
Su queste basi, la Camera di Commercio di Vicenza e la Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita hanno sottoscritto oggi una convenzione attraverso la quale la Camera di Commercio di Vicenza finanzierà l’organizzazione di “Tirocini di inclusione attraverso il lavoro” - questo il nome del progetto - rivolti a persone con disabilità inoccupate.
A coordinare il progetto sarà appunto la Fondazione di Comunità QuVi ONLUS, sulla base delle significative esperienze già realizzate in questo ambito, in particolare dell’Alto Vicentino, che opererà in collaborazione con i Servizi di Integrazione Lavorativa dell’ULSS 8 Berica e dell’ULSS 7 Pedemontana e con realtà del Terzo settore già attive nel territorio in questo ambito.

Il progetto
La convenzione prevede l’organizzazione di almeno 20 tirocini nel 2021 e altrettanti nel 2022, a fronte di un finanziamento di 20 mila euro l’anno da parte della Camera di Commercio di Vicenza.
Gli stage lavorativi saranno personalizzati in base al livello di autonomia e alle capacità dei partecipanti e potranno essere organizzati sia presso aziende, sia presso enti pubblici e altre organizzazioni che si renderanno disponibili.
I fondi stanziati dalla Camera di Commercio saranno utilizzati per erogare a ciascun tirocinante una “borsa di lavoro”, anche con l’obiettivo di valorizzarne l’impegno e stimolare la capacità di gestione di piccole somme di denaro, contribuendo in questo modo a dare concretezza al senso di autonomia ed inclusione. Parallelamente, grazie ai fondi stanziati, sarà destinato un contributo anche ai soggetti ospitanti, come rimborso dei costi da loro sostenuti per la formazione e il tutoraggio dei partecipanti.

L’intervento della Camera di Commercio di Vicenza a sostegno del progetto “Tirocini di inclusione attraverso il lavoro” si inserisce nell’ambito delle nuove competenze in materia di “orientamento al lavoro e alle professioni anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti”, previste dalla riforma delle Camere di Commercio attuata con il Decreto Legislativo 219 del 2016, e rientra tra i progetti a sostegno dello sviluppo economico e sociale del territorio finanziati con l’incremento del 20% del diritto annuale. «Storicamente il sistema camerale ha svolto un ruolo importante e riconosciuto di indagine e conoscenza dei fabbisogni occupazionali e professionali delle imprese - sottolinea Giorgio Xoccato, Presidente della Camera di Commercio di Vicenza -, basti pensare all’Excelsior che ha assunto un ruolo chiave nel fornire chiare indicazioni sulle preferenze relativamente alle figure professionali, ai titoli e agli indirizzi di studio. Per quanto riguarda in particolare l’inserimento lavorativo di persone con fragilità, va ricordato che per alcune imprese questo rappresenta un obbligo, ma talvolta vi sono difficoltà nella loro gestione: anche per questo motivo la Camera di Commercio si è fatta parte attiva in questo processo, utilizzando le competenze e le esperienze della Fondazione di Comunità QuVi ONLUS, di cui è socia fondatrice, per realizzare un progetto con il quale vogliamo da un lato favorire l’occupatibilità di soggetti che hanno maggiori difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, dall’altro consentire alle imprese di realizzare progetti lavorativi concreti che non si configurino come un costo ma come un’opportunità».

In questo modo, il progetto favorirà l’inclusione di persone con disabilità attraverso la creazione di ruoli sociali riconoscibili nella comunità, di momenti di partecipazione alla vita quotidiana in ambienti comuni, lo svincolo della disabilità dai concetti di malattia e riabilitazione. «Alzarsi la mattina - commenta Sante Bressan, Presidente di Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita -, avere uno scopo durante la giornata, vestirsi bene, prendere l’autobus, incontrare persone nuove lungo il tragitto, bere un caffè con i colleghi di lavoro discutendo dei risultati della Juve, momenti di normalità che spesso diamo per scontato o che a volte magari ci pesano anche, ma che per alcune persone danno una svolta per la propria qualità di vita. Forse il lockdown che abbiamo vissuto ci ha aiutato a capire quanto queste attività quotidiane siano importanti per la nostra qualità di vita. Fondamentali lo sono per Dario, Massimo e Samantha, che stanno vivendo l’esperienza del tirocinio nelle aziende dell’Alto Vicentino: ora, grazie al sostegno della Camera di Commercio di Vicenza, possiamo estendere ad altre realtà territoriali della provincia vicentina questa preziosa attività».

Il lavoro e l’inclusione sociale
Proprio il mancato accesso al mondo del lavoro è una delle forme più evidenti in cui si concretizza l’esclusione sociale delle persone con disabilità medio-grave: in Italia meno di 1 disabile su 5 lavora, con ciò che ne deriva in termini di realizzazione personale e di mancato guadagno, e in generale il 30% delle persone con grave disabilità è a rischio di esclusione sociale. Di conseguenza la condizione di disabilità spesso spinge verso la marginalità ed erode giorno dopo giorno risorse alle famiglie «caregiver» e ai singoli.
Eppure l’esigenza di inserimento nel mondo lavorativo è particolarmente sentita, come dimostrano alcuni dati nella provincia vicentina: ogni anno sono circa 700 le persone con disabilità che si rivolgono al Servizio Integrazione Lavorativa dell’Ulss 8 Berica per essere aiutati a trovare lavoro, mentre sono 900 quelle che formulano un’analoga richiesta ai SIL dell’Ulss 7 Pedemontana.

INFO E CONTATTI

FONDAZIONE DI COMUNITA’ VICENTINA QUVI ONLUS
Via Europa Unita 12 - 36030 Montecchio Precalcino (VI)
e-mail: segreteria@fondazionevicentina.it
www.fondazionevicentina.it
tel. 340 8586071